sabato 24 maggio 2008

Il nascondiglio perfetto


Da piccoli giocavamo a nascondino, ora sono loro a farlo.
Per noi era un divertimento, per loro è la salvezza.
Come in ogni gioco che si rispetti c’è chi è più bravo di altri. In questi giorni ne ho visti tanti in gara, ma a detenere il titolo di “best nasconderell’ of the year” sono in pochi. Vorrei fare una selezione. Chi secondo voi è il migliore? Vediamo di delineare bene i protagonisti.
Cominciamo dalla Mussolini: Annozero, si parla dell’immondizia. Tra gli ospiti Di Pietro che comincia subito con un’accesa protesta contro l’emendamento salva rete4. L’Alessandra corre subito ai ripari e si nasconde dietro all’immondizia. Cumuli e cumuli di spazzatura dietro cui si cela un Fede ormai aggrappato mani e piedi alla sua macchina sforna-(eco)balle.
“Ma come si può parlare delle televisioni quando vediamo quei bambini che giocano accanto all’immondizia??” dice, bè… risponderei che tecnicamente si dovrebbe parlare dell’una e dell’altra cosa. Nell’esatto momento in cui si parla di monnezza e di sicurezza fa capolino da dietro i sacconi giganti di liquami imputriditi un piccolo, piccolissimo, infinitesimale emendamentino. Non fosse stato per quelle poche e audaci persone, alle quali ancora interessa il rispetto verso i cittadini, non ne avremmo saputo niente. Cavolo se la Mussolini è un drago a nascondino.
Secondo candidato allo scettro, Bassolino: Porta a porta. Tra demagogia e politichese annaspa dietro la sua cravatta. Un nascondiglio ideale. Deglutisce, fa “eeeeehm…. Eeeeehm”, la frase più lunga dietro la quale si nasconde è:“più termovalorizzatori, indispensabili, è importante completare il ciclo di termovalorizzazione”. Parole da 18 a n periodico lettere. Ottimo davvero. Indiscutibilmente merita una lode. In particolare perché è lentissimo, le paaaarole vengono biaaaascicate per oooooccupare spazio e teeeeempo prima della prossima suonatina di campanello. Lo spettatore è narcotizzato, l’occhio spento e la bavetta alla bocca. La tattica ha un chè di subdolo, implica anche che coloro che cercano vengano anestetizzati, quindi merita il plauso della giuria.
Terzo partecipante, il governo: Cdm a Napoli. Tra le varie porcate tirate fuori dal sacco (senza alcun dubbio nero, lucido e puzzoso) spunta un provvedimento riguardante l’ici. Vorrei ricordare che la tassa è già stata abolita, dal governo Prodi, per le famiglie meno abbienti e che all’appello mancano le ricche famiglie del Nord. È bene ricordare la settentrionalità, perché a quanto pare tra federalismo e fucili puntati il sud rischia di affondare pian piano nel caldero(li)ne di questa legislatura. Fattostà che per abolire l’ici a queste famiglie vogliono attingere i fondi dalla ex-Fintecna, soldi prima destinati alla costruzione di quel grandissimo obbrobrio di ponte (levatoio dico io, per separare la Sicilia dal resto d’Italia e mandarci tutti alla deriva) e in seguito, dal governo Prodi, deviati verso la costruzione di infrastrutture indispensabili alla calabria e alla Sicilia. Questa volta il nascondiglio perfetto è rappresentato dalle luci abbaglianti riflesse dalle autoblu che sfilano per le strade di Napoli, e con un “fratelli d’Italia” da un lato e un “Silvio santo subito” dall’altro, l’attenzione dei giornalisti/cercatori è subito arraffata e deviata verso nuove sfavillanti destinazioni.
Chi vincerà? Al pubblico l’ardua sentenza

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